IUC 2014

La nuova imposta introdotta nella Legge di Stabilità 2014 ingloba tasse e tributi dovuti in relazione alla casa (IMU) e alla produzione di rifiuti (ex Tia e Tarsu e TARES): in primis battezzata TRISE, nel maxi-emendamento del Governo approvato in Senato ha assunto la denominazione di IUC (Imposta Unica Comunale).
La IUC è dunque una Service Tax composita, che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini.

La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili, che insieme alla Tari (la tassa sui rifiuti) sostituisce l'Imposta municipale unica sulle abitazioni principali. Viene calcolata sulla base imponibile della rendita catastale e dev'essere pagata anche dagli affittuari, in una quota variabile tra il 10% e il 30%, a seconda di quanto stabilito dal comune.

Ha un'aliquota base dell'1 per mille, che potra' essere elevata fino al 3,3 per mille. Il gettito generato dalla Tasi deve andare al finanziamento dei servizi comunali rivolti all'intera collettività. http://adv.ilsole24ore.it/5/www.ilsole24ore.it/10/_02_010_/_notizie_/_italia/L18/40472255/VideoBox_180x150/IlSole24Ore/Autopromo_SOLE_square/square_INVENDUTO_Sole.html/5853694b6a6c4f44577241414261434a?_RM_EMPTY_&

Il pagamento deve essere effettuato dai contribuenti attraverso l'autoliquidazione, utilizzando il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Tasi, Tari e Imu insieme compongono la Iuc (Imposta unica comunale), nata con la legge finanziaria del 2013, che si basa su due presupposti: uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore (Imu), che non colpisce le abitazioni principali; l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali (Tasi e Tari). Attualmente la scadenza per il pagamento del tributo puo' essere stabilita dal comune, con due pagamenti semestrali (16 giugno e 16 dicembre) o in un'unica soluzione (entro il 16 giugno). La decisione sulle variazioni delle aliquote dovrebbe essere stabilita, da parte dei comuni, entro il 23 maggio. Tuttavia sono molti gli enti locali che non hanno ancora deliberato le aliquote a causa delle elezioni del 25 maggio (quando 3.900 enti locali dovranno votare il nuovo sindaco). Senza le delibere dei comuni non possono essere fatti i bollettini precompilati, quindi i contribuenti dovrebbero provvedere da soli, o meglio con l'aiuto dei Caf che hanno gia' lanciato l'allarme. Per centri di assistenza fiscale, infatti, e' impossibile gestire la mole di lavoro che saranno chiamati a svolgere, in pochissimi giorni. Da qui nasce l'esigenza di spostare il termine del 16 giugno; richiesta che ha portato governo e comuni ad aprire un confronto. 

 


IMU : Valori Catastali + alti di quelli di mercato

Il valore di mercato degli immobili è sceso in questi ultimi anni, ma la dinamica non trova un riconoscimento coerente a livello di dati catastali. Per questo motivo, molti contribuenti si ritrovano a dover pagare l’Imu su valori immobiliari superiori a quelli di mercato.

 

Coloro che rientrano in questa categoria sono in special modo i proprietari di immobili in cui sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione; anche i proprietari che hanno subito accertamenti a seguito delle revisioni catastali per micro zone o che hanno acquistato immobili di nuova costruzione si trovano tuttavia a fare i conti con tariffe poco coerenti rispetto ai valori di mercato.

 

Il calcolo della prima rata dell’IMU imposto dal decreto ‘Salva Italia’ ha comportato l’utilizzo di coefficienti moltiplicatori delle rendite che hanno prodotto un forte innalzamento del valore degli immobili, con picchi in alcuni casi del 60% rispetto al valore base. La fattispecie crea situazioni di forte sperequazione e da più parti si auspica la definizione di un provvedimento che abbassi le aliquote o riduca i coefficienti moltiplicatori ai fini Imu per i casi di rendite recenti.

07/09/2012


Calcolo imposta sugli immobili ICI / IMU

Questo strumento permette di calcolare la misura della nuova imposta sugli immobili - imposta municipale propria, introdotta dall’art. 13 del Decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 cd. Decreto Monti o Salva Italia- a partire dalla rendita catastale dell’abitazione. La rendita catastale (da non confondere con il valore catastale) può essere ricavata dall’atto di compravendita oppure ricercata sul sito dell’Agenzia del Territorio, inserendo il proprio codice fiscale e gli estremi catastali dell’immobile.La rendita catastale può anche essere rinvenuta nella precedente dichiarazione dei redditi dove va comunque indicata in apposito campo.
Il calcolatore sviluppa il calcolo dell’imposta con un doppio risultato: per la prima e per la seconda casa, secondo le diverse aliquote di seguito indicate.
Si rammenta che ogni Comune avrà la facoltà di aumentare o diminuire le aliquote, fino ad un massimo del 2 per mille sulla prima casa e massimo del 3 per mille sulla seconda casa.
Il sistema di calcolo applica le seguenti variabili:
a) aliquota per la prima casa 4 per mille (0,4%);
b) aliquota per la seconda casa 7,6 per mille (0,76%);
c) rivalutazione della rendita catastale del 5%;
d) detrazione di € 200 per la prima casa;
d) detrazione di € 50 per ogni figlio di età fino a 26 anni convivente nella prima casa fino al massimo di € 400,00 (valevole solo per gli anni 2012- 2013);
e) applicazione dei seguenti moltiplicatori, in funzione della categoria catastale:

  • cat. A, C/2, C/6, C/7 moltiplicatore 160
  • cat. B, C/3, C/4, C/5 moltiplicatore 140
  • cat. A/10, D/5 moltiplicatore 80
  • cat. D moltiplicatore 60 (65 dal 1.1.2013)
  • cat. C/1 moltiplicatore 55